AI CONFINI DEL SACRO – AN DEN GRENZEN DES HEILIGEN

di / von Monika Bulaj




Sotto la cascata della dea dell’amore. Ad Haiti è attraverso l’acqua che le anime dei morti tornano in patria.

Unter dem Wasserfall der Liebesgöttin. In Haiti kehren die Seelen der Verstorbenen durch das Wasser nach Hause zurück.



Il canto potente delle donne pugliesi per la madre di Dio che perse il figlio, il lamento di Demetra.

Der kraftvolle Gesang der apulischen Frauen für die Mutter Gottes, die ihren Sohn verloren hat, die Klage der Demeter.



I cristiani in Pakistan – 3 milioni su 200 – vivono in un fragile equilibrio tra una legislazione che penalizza le minoranze religiose e una divisione castale che li delega ai lavori più umili, in un clima di costante rischio di attentati.

Die Christen in Pakistan – 3 Millionen von 200 – leben in einem fragilen Gleichgewicht zwischen einer Gesetzgebung, die religiöse Minderheiten bestraft, und einer Kasteneinteilung, die sie zu den niedrigsten Arbeiten abordnet, in einem Klima ständiger Gefahr von Angriffen.



Mirasi, i nomadi pakistani, musulmani e cristiani talvolta nella stessa famiglia. I nomadi, figli di Ismaele, dal Libro prendono ciò che è leggero.

Mirasi, die pakistanischen Nomaden, Muslime und Christen, manchmal in derselben Familie. Die Nomaden, Söhne Ismaels, nehmen aus dem Buch, was leicht ist.


I bambini  nomadi Khana Badosh (“quelli che si portano la casa sulle spalle”) a loro modo praticano le antiche arti marziali Kushti, i famosi asceti lottatori del Punjab. Le bambine partecipano al gioco.

Die nomadischen Khana-Badosh-Kinder (“diejenigen,  die ihr Haus auf den Schultern tragen”) üben auf ihre Weise die alte Kampfkunst der Kushti, der berühmten asketischen Ringer des Punjab, aus. Die Mädchen nehmen an dem Spiel teil.



Nel 2018 un terrorista del Daesh uccise 92 persone e ne ferì 350 durante le danze sacre, nel santuario sufi del Re Falcone Rosso, santo patrono delle acque, coetaneo del poeta Jalal ud Din Rumi, anche lui in fuga dalla furia mongola. Quattro mesi dopo, centinaia di migliaia di sufi, ma anche cristiani, indù e sciiti, intraprendono un lungo viaggio da tutto il Pakistan per stare di nuovo vicini al santo.

Im Jahr 2018 tötete ein Daesh-Terrorist 92 Menschen und verwundete 350 während der heiligen Tänze im Sufi-Schrein des Roten Falkenkönigs, Schutzpatron der Gewässer, Zeitgenosse des Dichters Jalal ud Din Rumi, der ebenfalls auf der Flucht vor der Mongolenwut war. Vier Monate später begeben sich Hunderttausende von Sufis, aber auch Christen, Hindus und Schiiten aus ganz Pakistan auf eine lange Reise, um dem Heiligen wieder nahe zu sein.



I Khana Badosh, come gli zingari in Europa, sono costretti ad abbandonare il loro tradizionale stile di vita, fatto di pastorizia e musica, e vegetare sulle periferie delle metropoli, vivendo dei loro scarti.

Wie die Zigeuner in Europa sind die Khana Badosh gezwungen, ihre traditionelle Lebensweise, die aus Weidewirtschaft und Musik besteht, aufzugeben und am Rande der Großstädte zu vegetieren, wo sie von deren Abfällen leben.



Un santuario sufi venerato dai musulmani sciiti e sunniti, da indù e cristiani, prediletto
dalle donne e dai transgender. Proprio per questo è stato attaccato dai terroristi.

Ein Sufi-Schrein, der von schiitischen und sunnitischen Muslimen, Hindus und Christen verehrt wird und bei Frauen und Transgender-Personen beliebt ist. Genau aus diesem Grund wurde er von Terroristen angegriffen.



A due passi dalla baraccopoli degli zingari a Lahore, la libertà delle bambine finisce: il trampolino è vietato alle femmine.

Einen Steinwurf vom Zigeunerslum in Lahore entfernt, endet die Freiheit der Mädchen: Trampolinspringen ist verboten.



Cerimonia di guarigione condotta da Allam Peer Shafaat Rasool, il maestro spirituale dei Barelvi, la corrente musulmana che, come i Sufi, enfatizza la devozione verso il Profeta e i santi. Lui è tra le persone più esposte in Pakistan, anche per via del suo impegno nel dialogo inter-religioso: per tre volte si salvò da attentati.

Heilungszeremonie unter der Leitung von Allam Peer Shafaat Rasool, dem spirituellen Meister der Barelvi, einer muslimischen Strömung, die wie die Sufis die Verehrung des Propheten und der Heiligen betont. Er gehört zu den exponiertesten Personen Pakistans, auch wegen seines Engagements für den interreligiösen Dialog: dreimal rettete er sich vor Anschlägen.



I Kalasha, gli ultimi pagani, vittime della propria fama. Assaliti dai selfie dei turisti dal Punjab in cerca di frescura estiva e trasgressione, denigrati dai vicini musulmani e invitati a convertirsi all’Islam con minacce d’inferno, vivono appartati negli ultimi villaggi sul confine afghano. Motivo di disaccordo, oltre alle credenze animiste, vicine all’antico induismo, è la questione femminile, per una certa libertà delle donne Kalasha e la loro proverbiale, fantasiosa, eleganza.

Die Kalasha, die letzten Heiden, sind Opfer ihres eigenen Ruhmes. Angegriffen von den Selfies der Touristen aus dem Punjab auf der Suche nach sommerlicher Kühle und Trasgression, angeschwärzt von ihren muslimischen Nachbarn und aufgefordert, mit Drohungen der Hölle sich zum Islam zu bekehren, leben sie zurückgezogen in den letzten Dörfern an der afghanischen Grenze. Ein Grund für Meinungsverschiedenheiten ist neben dem animistischen Glauben, der dem alten Hinduismus nahesteht, die Frauenfrage, da die Kalasha-Frauen eine gewisse Freiheit und die sprichwörtliche, phantasievolle Eleganz besitzen.



I nomadi Khana Badosh, “quelli si portano la casa sulle loro spalle”. Lahore, Pakistan.

Khana Badosh-Nomaden, “die ihre Haus auf den Schultern tragen”. Lahore, Pakistan.



Gli atleti Pashtun di Quetta in preghiera, durante il campionato interreligioso di pallone a Kushpur, il villaggio natale di Shahbaz Bhatti, il politico cristiano ucciso nel 2011 per aver difeso Asia Bibi.

Paschtunische Sportler aus Quetta beim Gebet während der interreligiösen Fußballmeisterschaft in Kushpur, dem Heimatdorf von Shahbaz Bhatti, dem christlichen Politiker, der 2011 wegen der Verteidigung von Asia Bibi getötet wurde.



I Mirasi, zingari pakistani, vivono in tende fatte con rifiuti nei luoghi più malsani delle periferie, tentando di adottare uno stile di vita più sedentario.

Die Mirasi, pakistanische Zigeuner, leben in Zelten aus Müll an den ungesündesten Orten in den Vorstädten und versuchen, einen sesshafteren Lebensstil zu führen.



Nazia, una carismatica cantante, madre cristiana di cinque figli, divorziata da un musulmano, lotta presso la corte per la tutela dei figli, perché possano andare a scuola. Nel campo vengono spesso vari reclutatori per portare i bambini nomadi a lavorare nelle fabbriche. La maggior parte dei loro padri è tossico-dipendente.

Nazia, eine charismatische Sängerin und christliche Mutter von fünf Kindern, die von einem Muslim geschieden ist, kämpft vor Gericht um die Vormundschaft für ihre Kinder, damit sie zur Schule gehen können. Oft kommen verschiedene Anwerber in das Lager, um die Nomadenkinder zur Arbeit in Fabriken zu bringen. Die meisten ihrer Väter sind drogenabhängig.



In Afghanistan si dice che il popolo Hazara, che da secoli abita la valle Bamyan, discenda dalle violenze perpetuate dai mongoli su quello che restava della popolazione locale dopo lo sterminio. La presunta provenienza “straniera” e i tratti turco-mongoli degli Hazara ne hanno determinato secoli di persecuzioni.

In Afghanistan soll das Volk der Hazara, das seit Jahrhunderten das Bamyan-Tal bewohnt, von der Gewalt, die die Mongolen nach ihrer Ausrottung an den Überresten der einheimischen Bevölkerung verübten, abstammen. Die angeblich “fremde” Herkunft und die türkisch-mongolischen Züge der Hazara haben zu jahrhundertelanger Verfolgung geführt.



La cerimonia nuziale di Aaliyah, figlia di Allam Peer Shafaat Rasool, è onorata della presenza dei più grandi luminari delle confraternite Sufi in Pakistan e del clero cristiano impegnato nel dialogo religioso.

Die Hochzeitszeremonie von Aaliyah, der Tochter von Allam Peer Shafaat Rasool, wird durch die Anwesenheit der größten Koryphäen der Sufi-Bruderschaften in Pakistan und christlicher Geistlicher, die sich für den religiösen Dialog engagieren, geehrt.



La tenda nera dei nomadi tibetani, un tempio itinerante. Il fumo è la fonte della divinazione. Con inganni e promesse, il progetto di rieducazione forzata diretto dagli Han sta per essere concluso. E in un lampo il nomade, da uomo libero diventa ladro in questo oceano di pietra, perde il diritto alla terra che in cultura tibetana non appartiene che ai geni.

Das schwarze Zelt der tibetischen Nomaden, ein Wandertempel. Rauch ist die Quelle der Weissagung. Mit Täuschung und Versprechungen geht das von den Han geführte Projekt der Zwangs-Umerziehung zu Ende. Und im Handumdrehen wird der Nomade vom freien Mann zum Dieb in diesem Meer aus Stein und verliert das Recht auf das Land, das in der tibetischen Kultur nur Genies gehört.



La celebrazione dell’Epifania a Gerusalemme d’Africa.

Dreikönigsfest in Jerusalem von Afrika.


Un santuario sufi dove un terrorista ha ucciso sciiti e i sunniti solo perché pregavano assieme.

Ein Sufi-Schrein, in dem ein Terrorist Schiiten und Sunniten tötete, nur weil sie gemeinsam beteten.



In Afghanistan i nomadi non possono più circolare e gli abitanti sedentari vagano in cerca di rifugio.

In Afghanistan können die Nomaden nicht mehr umherziehen, und die sesshafte Bevölkerung irrt auf der Suche nach einer Unterkunft umher.



L’adolescente di due millenni fa, la ragazza madre in fuga, ha legato l’antico cristianesimo all’Islam dove Maryam è l’unica femmina chiamata per nome. Calabria.

Das junge Mädchen vor zwei Jahrtausenden, die entlaufene Mutter, verbindet die Antike mit dem Christentum und dem Islam, wo Maryam die einzige Frau ist, die beim Namen genannt wird. Kalabrien.



Nel 2018 un terrorista del Daesh uccise 92 persone e ne ferì 350 durante le danze sacre, nel santuario sufi del mistico vagabondo, santo patrono delle acque, coetaneo del poeta Jalal ud Din Rumi, anche lui da bambino in fuga dalla furia mongola.

Im Jahr 2018 tötete ein Daesh-Terrorist 92 Menschen und verletzte 350 während heiliger Tänze im Sufi-Schrein des mystischen Wanderers und Schutzpatrons der Gewässer, eines Zeitgenossen des Dichters Jalal ud Din Rumi, der ebenfalls als Kind vor der mongolischen Wut floh.



La preparazione dello zikr – la pratica estatica funebre – secondo la tradizione di Kunta Haji Kisijev, considerato il Gandhi ceceno.

Die Vorbereitung des Zikr – der ekstatischen Bestattungspraxis – nach der Tradition von Kunta Haji Kisijev, der als der tschetschenische Gandhi gilt.



La casa barca del guardiano dei cammelli. A Karachi, la città più popolosa del Pakistan, le minoranze cristiane, sciite e ahmadi sono nel mirino degli attacchi terroristici. La baia del Mar Arabico al tramonto è un luogo di libertà e di incontro per tutte le comunità, in forma anonima.

Das Bootshaus des Kamelhüters. In Karatschi, der bevölkerungsreichsten Stadt Pakistans, stehen die christlichen, schiitischen und ahmadischen Minderheiten im Fadenkreuz terroristischer Anschläge. Die Bucht des Arabischen Meeres bei Sonnenuntergang ist ein Ort der Freiheit und der anonymen Begegnung für alle Gemeinschaften.



Donne e uomini danzano con Dio. Pakistan

Frauen und Männer tanzen mit Gott. Pakistan



Quattro mesi dopo il massacro in un santuario sufi, migliaia di sufi, ma anche cristiani, indù e sciiti, bambini, donne e uomini, intraprendono un lungo viaggio da tutto il Pakistan per stare di nuovo vicini al santo.

Vier Monate nach dem Massaker in einem Sufi-Schrein machten sich Tausende von Sufis, aber auch Christen, Hindus und Schiiten, Kinder, Frauen und Männer aus ganz Pakistan auf eine lange Reise, um dem Heiligen wieder nahe zu sein.



Prima della divisione dell’India britannica e del successivo bagno di sangue, questo santuario sufi era venerato anche dagli indù.

Vor der Teilung von Britisch-Indien und dem darauf folgenden Blutbad wurde dieser Sufi-Schrein auch von Hindus verehrt.



Le donne in nero corrono alla cupola d’oro sopra la tomba di Fatima al- Masumah, l’eroina dei persiani. A Qom, sede centrale della spiritualità e della teologia iraniana, in quel Vaticano degli sciiti e politburo degli ayatollah, corrono, tenendo con i denti un lembo del chador, per strisciare davanti alla tomba della santa, cingerla, stringerla, sciogliersi in lacrime.

Schwarz gekleidete Frauen laufen zur goldenen Kuppel über dem Grab von Fatima al-Masumah, der Heldin der Perser. In Qom, dem zentralen Sitz der iranischen Spiritualität und Theologie, in diesem Vatikan der Schiiten und Politbüro der Ayatollahs, laufen sie, einen Lappen ihres Tschadors mit den Zähnen festhaltend, um vor dem Grab der Heiligen zu kriechen, sie zu umschließen, sie zu umarmen, in Tränen zu zerfließen.



Corteo funebre sotto l’albero sacro di Axum. Etiopia.

Trauerzug unter dem heiligen Baum in Axum. Äthiopien.


Lo sciita vive nel passato, un passato che è eterno presente. La sua capacità di attesa può durare millenni. Iran.

Der Schiit lebt in der Vergangenheit, einer Vergangenheit, die ewig gegenwärtig ist. Seine Fähigkeit zu warten kann Jahrtausende überdauern. Iran.



Il guardiano del santuario, luogo di ritrovo dei poveri e malati di Lahore, sotto il mirino dei terroristi. Pakistan.

Der Hüter des Schreins, eines Treffpunkts für Arme und Kranke in Lahore, im Fadenkreuz der Terroristen. Pakistan.



Il pellegrino di Babalù Ayé ovvero San Lazzaro, il santo patrono di lebbrosi, cani e poveri. Cuba.

Der Pilger von Babalù Ayé oder der Heilige Lazarus, der Schutzpatron der Leprakranken, Hunde und Armen. Kuba.



Maryam – ragazza yazida fuggita dalle terribili violenze sui monti Sinjar – in un campo profughi nel Kurdistan iracheno.

Maryam – ein jesidisches Mädchen, das vor der schrecklichen Gewalt im Sinjar-Gebirge geflohen ist – in einem Flüchtlingslager in Irakisch-Kurdistan. 



In questo campo profughi le bambine yazide giocano a quello che hanno visto. Kurdistan iracheno.

In diesem Flüchtlingslager spielen die jesidischen Mädchen das, was sie gesehen haben. Irakisch-Kurdistan. 



 

Viandanti tantrici con i visi femminili, uomini diventati il riflesso del veduto, così diversi dai monaci astinenti della Via di Mezzo. Srotolano e arrotolano i capelli rasta nel grosso turbante, manoscritto stilato con la polvere del mondo. Tibet.

Tantrische Wanderer mit weiblichen Gesichtern, Männer, die zum Spiegelbild des Gesehenen geworden sind, ganz anders als die enthaltsamen Mönche des Mittleren Weges. Sie entrollen und wickeln ihre Dreadlocks in ihre großen Turbane, Manuskripte, die aus dem Staub der Welt geschrieben wurden. Tibet



Sotto gli Urali, da seicento anni i pellegrini russi accompagnano al fiume l’icona del barbuto Nicola, il loro santo più amato.

Unter dem Ural begleiten russische Pilger seit sechshundert Jahren die Ikone des bärtigen Nikolaus, ihres Lieblingsheiligen, zum Fluss.



La tenda nera degli ultimi nomadi Qashqai in Iran.

Das schwarze Zelt der letzten Qashqai-Nomaden im Iran.



Il dhikr degli adepti sufi, “il ricordare Dio”, simile ai mantra recitati da buddhisti, indù e all preghiera continua dei Padri del Deserto. Kosovo.

Das Dhikr der Sufi-Adepten, das “Erinnern an Gott”, ähnelt den Mantras, die von Buddhisten und Hindus rezitiert werden, und dem ständigen Gebet der Wüstenväter. Kosovo.



Gli etiopi considerati i discendenti della Regina di Saba.

Die Äthiopier, die als Nachkommen der Königin von Saba betrachtet werden.



Per gli sciiti il pianto è la garanzia della redenzione e la vendetta è rinviata al Giudizio Universale. Iran

Für die Schiiten ist das Weinen die Garantie für die Erlösung, und die Rache wird auf das Jüngste Gericht verschoben. Iran



Ad Haiti, un iniziato voodoo brandisce la spada di Papà Ogun, il signore dei fulmini, guerriero, politico, diplomatico, bandito, stregone.

In Haiti schwingt ein Voodoo-Eingeweihter das Schwert von Papa Ogun, dem Blitzherrn, Krieger, Politiker, Diplomaten, Banditen und Zauberer.



Il funerale di una donna anziana che era una grande autorità tra i nomadi Bakhtiari. Iran

Die Beerdigung einer alten Frau, die bei den Bachtiari-Nomaden eine große Autorität war. Iran



Una donna brandisce la spada per costruire una capanna sulle rive del fiume Omo.

Eine Frau schwingt ein Schwert, um eine Hütte am Ufer des Omo-Flusses zu bauen.



Le donne nomadi si consolano durante il banchetto funebre. Iran

Nomadische Frauen trösten sich während des Leichenschmauses. Iran



Il santuario sciita a Kabul, più volte attaccato dai terroristi del Daesh. I loro obiettivi sono luoghi sacri e moschee durante le feste più amate dai bambini, scuole, palestre, centri culturali, manifestazioni di protesta

Der schiitische Schrein in Kabul, der wiederholt von Daesh-Terroristen angegriffen wurde. Ihre Ziele sind heilige Stätten und Moscheen während der Lieblingsfeiern der Kinder, Schulen, Turnhallen, Kulturzentren Protestkundgebungen.



Secondo la tradizione zoroastriana il paradiso è la dimora dei canti, il suono è la luce e la luce è il suono. Kurdistan iraniano

Nach zoroastrischer Tradition ist das Paradies die Heimat der Lieder, Klang ist Licht und Licht ist Klang. Iranisch-Kurdistan



I santuari afghani – gli ziarat – sono nodi che legano i vivi e i morti. Talvolta nascono nel sogno. Kabul

Afghanische Schreine – die Ziarat – sind Knoten, die die Lebenden und die Toten verbinden. Manchmal werden sie im Traum geboren. Kabul



Camminano con l’icona di san Nicola per cinque giorni e cinque “notti bianche”, seguendo un percorso circolare in senso orario verso il fiume. Russia

Sie wandern mit der Nikolaus-Ikone fünf Tage und fünf “weiße Nächte” lang auf einem Rundweg im Uhrzeigersinn zum Fluss. Russland



Donne Hazara di Kabul piangono per la morte violenta dell’intera famiglia dell’Imam Hussain a Karbala 1330 anni fa

Hazara-Frauen in Kabul trauern um den gewaltsamen Tod der gesamten Familie von Imam Hussain in Karbala vor 1330 Jahren.



Febbraio 2018: la scuola cristiana dove studiano le figlie di Asia Bibi (da 8 anni in prigione, con la falsa accusa di blasfemia). “Lì dove c’è il pericolo cresce anche ciò che salva”, ha scritto il poeta tedesco Friedrich Hölderlin.
Come i sufi, anche i cristiani hanno sviluppato in Pakistan uno spirito ecumenico sconosciuto all’Europa, e la forza del riscatto dei più deboli.

Februar 2018: Die christliche Schule, welche die Töchter von Asia Bibi (die seit acht Jahren wegen falscher Blasphemievorwürfe im Gefängnis sitzt) besuchen. “Dort, wo Gefahr ist, wächst auch das Rettende”, schrieb der deutsche Dichter  Friedrich Hölderlin. Wie die Sufis haben die Christen in Pakistan einen ökumenischen Geist entwickelt, der in Europa unbekannt ist, und die Kraft, die Schwächsten zu erlösen.



Le donne di Kushpur, un villaggio cristiano chiamato “Vaticano del Pakistan” per aver dato al Paese dei Puri un numero impressionante di suore, preti, vescovi e martiri.

Die Frauen von Kushpur, einem christlichen Dorf, das als “Vatikan Pakistans” bezeichnet wird, weil es dem Land der Reinen eine beeindruckende Zahl von Nonnen, Priestern, Bischöfen und Märtyrern beschert hat.



I sufi di Etiopia e Somalia vanno nel deserto a trovare il santo che morì 5 secoli or sono.

Sufis aus Äthiopien und Somalia gehen in die Wüste, um den Heiligen zu besuchen, der vor fünf Jahrhunderten starb.