OMO CHANGE
fotografie di Fausto Podavini
Videoproiezione del progetto fotografico “OMO CHANGE” di Fausto Podavini
OMO CHANGE è un progetto fotografico che Fausto Podavini ci presenterà giovedì 21 novembre 2019 alle ore 18.00, al Centro Culturale “Claudio Trevi” di Bolzano durante il “Mese della Fotografia”.
HOMO CHANGE – foto di Fausto Podavini
Videoproiezione e conferenza che fa da cornice al Mese della Fotografia
OMO CHANGE è un lavoro del fotografo romano Fausto Podavini con il quale ha vinto nel 2018 il suo secondo World Press Photo. Questo lavoro l’ha impegnato per sei anni fra Etiopia e Kenya per documentare la costruzione della più alta diga di tutta l’Africa ed i conseguenti cambiamenti sociali ed ambientali come la diminuzione della biodiversità e lo sfollamento dei popoli tradizionali che hanno vissuto per secoli in un delicato equilibrio con l’ambiente.
Cosa c’è dietro alla crescita dell’Etiopia, la cui economia ha fatto segnare tassi di crescita media superiori al 10%? E come mai questi numeri sono più o meno il doppio di quelli che si possono riscontrare nella media della regione?
Per trovare una risposta bisogna partire dall’altopiano etiopico dove nasce il fiume Omo, che dopo una corsa di oltre 750 chilometri, va ad alimentare il lago Turkana, affrontando un dislivello di circa 2000 metri. Proprio quest’ultimo rende il fiume particolarmente interessante per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica e, infatti, lungo il suo corso sono state edificate tre dighe (GilgelGibe I, GilgelGibe II e GilgelGibe III) ed è prevista l’edificazione di altri due sbarramenti.
In particolare la costruzione dell’ultima diga (Gibe III), ha permesso di raddoppiare la produzione di energia elettrica, creando però gravissimi squilibri nell’ecosistema dell’area.
Le economie locali basate su pesca, allevamento e agricoltura hanno subito gravi danni a causa del sensibile rallentamento del corso d’acqua che, ad esempio, non è più in grado di dar vita alle piene annuali sulle quali si sosteneva l’agricoltura locale. Nel breve volgere di pochi anni, quindi, tutta una serie di tradizioni ancestrali è stata spazzata via e le stesse popolazioni sono state spostate per liberare le terre affittate a imprese straniere per la produzione agricola di alto valore, destinate alla produzione di cotone o canna da zucchero. In base alle stime prodotte dalle ONG che lavorano in loco, la costruzione della più alta diga d’Africa (ben 243m) ha prodotto conseguenze fortemente negative su più di 100.000 persone che vivevano nella valle dell’Omo.
Questo lavoro di Fausto Podavini ha ricevuto recentemente importanti riconoscimenti come il second prize stories nella categoria Long-Term Projects al World Press Photo 2018.
Fotografie di
Fausto Podavini
Fausto Podavini è nato a Roma e vive e lavora nella sua città natale. Inizia il percorso fotografico prima come assistente e fotografo di studio per avvicinarsi sempre più alla fotografia di reportage, che lo porta ad intraprendere un percorso da freelance iniziando a collaborare con varie ONG per la realizzazione di vari reportage in Italia, Perù, Kenya ed Etiopia.
Nel 2009 inizia una collaborazione con il Collettivo Fotografico WSP, e ne entra a far parte definitivamente nel 2010, dove, oltre alla figura di fotografo, svolge l’attività di docente di fotografia di reportage.
Oltre a vari lavori in Africa, Sud America e India, ha realizzato importanti lavori su territorio italiano come un reportage sullo sport per disabili, un lavoro all’interno di un carcere minorile ed un lavoro sull’Alzheimer, che gli è valso il primo premio nella sezione Daily Life del World Press Photo 2013, il più importante concorso a livello internazionale di fotogiornalismo.
Nel 2018, vince il suo secondo World Press Photo con il suo lavoro Omo Change, un long term che l’ha visto impegnato per 6 anni tra l’Etiopia e il Kenya e che documenta i cambaimenti sociali ed ambientali nella bassa Valle dell’Omo a seguito della costruizone ed entrata in fuznione della più alta diga di tutta l’Africa.
Nel 2017 è stato nominato Reporter per la Terra da Earth Day Italia.
Predilige lavori a medio lungo termine che gli permettono, in un epoca dove tutto si consuma velocemente, di soffermarsi ed approfondire in maniera unica la tematica dei suoi lavori.
I suoi lavori hanno ottenuto riconoscimenti internazionali come Il World Press Photo nel 2013 e nel 2018, Il Poy nel 2016 e nel 2018, il Sony, Yves Rocher Grant, il PDN Storytelling, il Kolga Tiblisi e sono stati pubblicati su le più importanti riviste internazionali come 6Mois, LeVie/LeMonde, GEO ES, Stern, Internazionale, Donna Moderna, Espresso, D di Repubblica, Nathional Geographic, Days Japan, GEO Germania, GEO Francia, Neue Zürcher Zeitung Magazine ed ha esposto nelle più importanti città come New York, Madrid, Barcellona, Milano, Roma, La Gacilly.
Il suo lavoro MiRelLa è diventato un libro distribuito dalla Silvana Editoriale ottenendo un successo internazionale.
Attualmente fa parte dell’osservatorio Water Grabbing per documentare il problema dell’acqua nel mondo.
La proiezione fotografica del progetto OMO CHANGE si terrà Giovedì 21 novembre 2019 alle ore 18.00 presso il Centro Culturale “Claudio Trevi” in Via Capuccini 28/B a Bolzano.
OMO CHANGE è una videoproiezione e conferenza del fotografo Fausto Podavini che fa da cornice al “MESE DELLA FOTOGRAFIA” organizzato dal Circolo fotografico Tina Modotti al “Centro Trevi” di Bolzano.
Giovedì 21 novembre 2019
Ore 18.00
Presidente del Circolo fotografico “Tina Modotti”
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