Pablo Balbontin Arenas – I custodi della biodiversità
Nell’ambito del mese della fotografia, che ha per tema “il Lavoro”, il fotoreporter Pablo Balbontin Arenas ha presentato le foto de “I custodi della biodiversità”.
Pablo Balbontin Arenas, sivigliano ormai da tempo residente in Italia, è stato, dopo Uliano Lucas, il secondo ospite del Mese della fotografia organizzato dal Circolo fotografico “Tina Modotti” presso il centro Trevi di Bolzano.
Laureato presso l’Università di Madrid in Scienza della comunicazione, Balbontin si definisce fotogiornalista e in effetti svolge la propria attività con lo stile di un giornalista d’inchiesta.
Nel 1996 viene incaricato dall’Agenzia “Grazia Neri”, con cui ha lungamente collaborato, di svolgere un’inchiesta sul lavoro dei contadini nei paesi sottosviluppati e la sua ricerca lo porta in breve a spostare l’attenzione dai contadini visti come vittime ai contadini visti come custodi della biodiversità.
Ne nasce il lavoro che ha presentato al pubblico bolzanino, una ricerca che parte dai quattro elementi base dell’alimentazione mondiale e arriva ai contadini che con il loro lavoro conservano le diverse specie di tali alimenti per il nostro futuro.
Viaggia dal Messico dove si coltivano le diverse tipologie di mais al Perù dove i contadini stanno salvando più di tremila specie di patate alle coltivazioni di riso delle Filippine per chiudere con l’Etiopia, serbatoio della biodiversità del frumento.
Al rigore scientifico della sua ricerca, tipica di un ottimo giornalista, Balbontin riesce ad unire la grande tecnica fotografica, presentando in un espressivo bianco e nero la vita ed il lavoro degli uomini grazie ai quali il grande tesoro della biodiversità può resistere all’omologazione.
L’autore si è poi reso disponibile alla discussione con il pubblico presente rispondendo a domande sul tema in questione ma pure su argomenti più generali legati all’attività del fotogiornalista e sulle difficoltà che tale professione incontra in un mondo dell’informazione sempre più globalizzato e concentrato in pochi centri di potere.
Per molti anni Presidente del Circolo fotografico “Tina Modotti” ora fa parte del Consiglio Direttivo.
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