Tina Modotti
DONNA, FOTOGRAFA, RIVOLUZIONARIA
Il 10 dicembre 2016 alle ore 19.00 presso il Centro Giovani PIPPO.chill.food.stage sito al Parco Petrarca 12 (via Cadorna) di Bolzano, l’ARCI propone una serata in memoria della fotografa Tina Modotti.
Nell’ambito della ricorrenza del settantesimo anniversario del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, prime elezioni politiche nelle quali anche le donne furono chiamate a votare, ARCI Bolzano propone una serata in memoria della fotografa friulana Tina Modotti, nel centoventesimo anniversario della sua nascita (1896).
La serata si inserisce nel percorso “Sulle tracce di Antigone: percorsi e voci resistenti al femminile”,
progetto di educazione e divulgazione storica, ma – più in generale – anche e soprattutto di sensibilizzazione di genere e di educazione alla cittadinanza.
La scelta di dedicare una serata a Tina Modotti, figura emblematica di donna che ha vissuto un’esistenza intensa e controcorrente, senza mai preoccuparsi né curarsi dei condizionamenti sociali o di genere imposti alle donne nella società dell’epoca, nasce dall’intento comune di promuovere una riflessione sulla parità di genere e sulla partecipazione attiva alla politica e alla vita sociale, oltre che da quello di presentare al pubblico la figura di una grande artista e fotografa.
La serata illustrerà ai cittadini la storia di una donna, la quale – attraverso una particolare e ricca vicenda biografica, in cui l’arte si intreccia alla militanza politica – ha vissuto la propria vita in maniera critica e resistente, senza piegarsi al ruolo sociale alle quali le donne erano all’epoca relegate ed impegnandosi concretamente per una società più giusta ed equa.
Donna dalla vita intensa e ricca di esperienze (emigrante, modella, attrice, rivoluzionaria, fotografa, militante, combattente), Tina Modotti incarna una donna libera, vitale, creativa e gioiosa, impegnata nel difendere i diritti dei più deboli e mai “imprigionata” nel suo ruolo di genere. Fu inoltre una delle prime donne a scattare fotografie e a dedicarsi a quello che oggi viene chiamato reportage sociale.
Si è scelto come mezzo di promozione sia l’arte di Tina Modotti stessa, che quella del fumettista friulano Paolo Cossi, che della Modotti ha pubblicato una biografia a fumetti (Tina, Biblioteca dell’immagine, 2003).
La serata è organizzata dall’associazione Arci di Bolzano, con la collaborazione di Matteo Antonin ed con il contributo dell’Ufficio Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano.
A fare da cornice scenografica alla serata saranno alcune riproduzioni dei più significativi lavori fotografici di Tina Modotti e alcune tavole di Paolo Cossi dedicate alla fotografa.
Ci sarà un breve incontro con il fumettista, il quale parlerà al pubblico di Tina Modotti, sottolineandone il ruolo di grande artista e di donna libera ed anticonformista.
Seguirà poi uno spettacolo di musica d’autore e fumetto (live painting), nel quale Paolo Cossi eseguirà una performance artistica con musica e disegni dal vivo.
Due artisti, due forme d’arte, la musica e il disegno, per uno spettacolo che è armonia tra il suono e l’immagine.
La serata avrà inizio per le ore 19.00 e per l’occasione sarà possibile bere un aperitivo, il quale sarà accompagnato da un piccolo buffet.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito.
Paolo Cossi (Pordenone, 11 maggio 1980) è un fumettista italiano.
Nel 2002 vince il primo premio al concorso Jacovitti, che gli permette di frequentare gratuitamente la scuola del fumetto di Milano. Nello stesso anno pubblica il suo primo libro: Corona. L’uomo del bosco di Erto, biografia a fumetti dell’alpinista Mauro Corona.
Inizia così la sua carriera di scrittore e fumettista.
Nel 2003 pubblica la biografia a fumetti di Tina Modotti.
Nel 2004 vince il Premio Albertarelli dell’A.N.A.F.I. (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione) come migliore giovane disegnatore italiano, per aver messo in luce “uno stile personale che attinge a un’elegante commistione fra disegno classico e segno ironico”. Nel 2005 Cossi scrive un fumetto sul caso di cronaca Unabomber, che sconvolgeva Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
Oggi Paolo Cossi vive e disegna in una piccola baita in Valcellina (provincia di Pordenone) e nelle sue opere si sente molto questo attaccamento alla natura dei boschi e delle montagne, in particolare le Alpi.
Dal 2009 comincia a pubblicare una biografia a fumetti di Hugo Pratt in tre volumi.
Il suo ultimo lavoro si chiama 1914. Io mi rifiuto! (Hazard, 2014). Questo lavoro si propone di evidenziare le sofferenze che i conflitti infliggono alle popolazioni inermi attraverso le privazioni, le perdite e gli allontanamenti dai propri luoghi ed affetti, con uno sguardo specifico sul Trentino e il Primiero Vanoi, particolarmente colpiti durante il primo conflitto mondiale.
Socio del Circolo Fotografico “Tina Modotti” fa parte del consiglio direttivo
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